OS3. Italian Regional Public Accounts

Post 50

 

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La spesa pubblica, in economia, indica il complesso di denaro di provenienza pubblica che viene utilizzato dallo Stato in beni pubblici e/o servizi pubblici finalizzati al perseguimento di fini pubblici, indipendentemente dalla natura (pubblica o privata) dell’obbligazione che ne è titolo. Si tratta dunque delle uscite da parte dello Stato e dunque una voce di passività all’interno del bilancio dello Stato.

 

Tipologie di spese pubbliche: mancano le spese per computer

 

Tipologie di spese pubbliche

Tra le principali voci di bilancio di spesa pubblica si ritrovano:

  • spesa per servizi pubblici primari o essenziali quali infrastrutture pubbliche e trasporti;
  • spesa per i servizi pubblici offerti al cittadino dalla pubblica amministrazione (es. governo, parlamento, ministeri, tribunali, regioni,province, comuni, Aziende sanitarie, comunità montane);
  • spesa per pubblica istruzione, spesa assistenziale (sanità pubblica) e previdenziale (e relativi enti previdenziali quali INAIL, INPS, Casse di previdenza) (spesa sociale).
  • spesa per armamenti, difesa militare e pubblica sicurezza interna;
  • spesa per finanziamento di ricerca e sviluppo scientifico-tecnologico dei rispettivi enti pubblici di ricerca (Università, CNR, ENEA,INFN, INAF, INGV ecc.).
  • spesa per finanziamento, gestione e manutenzione di beni artistici e culturali, proprietà statali ecc.
  • spese per eventuali disastri, calamità naturali e ambientali.
  • spesa per copertura e interessi sul debito pubblico in scadenza;
  • spesa per servizio pubblico radiotelevisivo;

Molti altri tipi di servizi pubblici, quali ad esempio la fornitura di acqua, energia elettrica, gas, telefonia, smaltimento rifiuti, dall’iniziale controllo statale hanno subito, nei diversi paesi con modi, forme, tempi e livelli differenti, un progressivo processo di privatizzazione e successiva liberalizzazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Spesa_pubblica

OS6. il pinguino accattone

Post 48

da https://www.gnu.org/philosophy/why-free.it.html: la falsa questione del panino gratis o a pagamento:

Le persone accettano prontamente questo assunto perché si accorda con le nostre esperienze relative agli oggetti materiali. Si consideri un panino, per esempio. Si può avere uno stesso panino sia gratis che a pagamento. In questo caso la sola differenza è la cifra che si paga. Sia che lo si debba pagare o meno, il panino avrà lo stesso sapore, lo stesso valore nutritivo e in entrambi i casi lo si potrà mangiare solo una volta. Che il panino sia stato acquistato da un proprietario o meno non ha conseguenze dirette su niente eccetto che sulla quantità di denaro che si avrà successivamente

 

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naturalmente di gratis al mondo non c’è nulla.

La frase quindi

Si può avere uno stesso panino sia gratis che a pagamento.

va intesa come

Si può avere uno stesso panino sia pagato direttamente che indirettamente.

E’ questa la differenza tra windows e linux, per esempio: il primo pagato direttamente, all’atto di vendita, il secondo pagato indirettamente attraverso altri canali, quali per esempio le donazioni

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in realtà non si puo’ avere un panino gratis o a pagamento, ma un panino pagato direttamente o indirettamente, che sono due forme che ricadono entrambe nel rettangolo “a pagamento”. Dire “è gratis” e’ dunque una falsa affermazione

 

→ OS5. come si finanziano linux, windows, software pubblico

 

 

persegue finalità diverse

Post 47

l’imbroglio delle ONLUS (da wikipedia): il software proprietario si avvale delle suddette regole al fine di sfruttare economicamente i programmi, mentre il software libero perseguirebbe “finalità diverse”: è una menzogna perché anche il software libero persegue il fine di sfruttare economicamente i programmi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario

Sia il software proprietario che il software libero si avvalgono delle regole poste a tutela del diritto d’autore anche se gli obiettivi sono radicalmente diversi. Infatti il software proprietario si avvale delle suddette regole al fine di sfruttare economicamente i programmi per elaboratore e per definirlo come proprietario; Il Software libero invece persegue finalità diverse, infatti il ricorso al diritto d’autore viene effettuato allo scopo di rendere effettivamente libero il programma, in alcuni casi anche al fine di evitare che terze parti possano deprivare gli utenti delle libertà concesse dall’autore originario del software. In entrambe le categorie definite, la distribuzione e la circolazione del software avviene per mezzo delle licenze d’uso.

 

 

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Quello che cambia tra software proprietario e software libero non è il fine (lo sfruttamento economico) ma la modalità con cui ciò avviene: nel primo caso la vendita diretta, nel secondo attraverso l’elemosina e l’accattonaggio

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windows, tipico software proprietario, trae profitto dalla vendita diretta del prodotto

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linux invece, tipico software libero, trae profitto dall’elemosina e dall’accattonaggio, chiedendo donazioni a destra e sinistra

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Così a meno che non vogliate fare precise distinzioni, come le fa questo articolo, noi suggeriamo sia meglio evitare di utilizzare l’espressione “vendere software” e scegliere invece qualche altra espressione. Per esempio, potreste dire “distribuire software libero dietro compenso”, che non è ambiguo.

http://www.gnu.org/philosophy/selling.it.html

OS1. gnu-general-public-license

Post 46

La GNU, General Public License, è fondata su di una errata interpretazione su come debba essere un software, se libero o meno. In realtà questa distinzione è legata alle esigenze di un programmatore, o di chi crea e vende software e non di chi lo utilizza

….Preambolo

La GNU General Public License è una licenza copyleft libero per software e altri tipi di lavori.

Le licenze per la maggior parte del software e di altre opere pratiche sono progettati per togliere all’utente la libertà di condividere e modificare i lavori. Per contro, la GNU General Public License è intesa a garantire la libertà di condividere e modificare tutte le versioni di un programma – per assicurarsi che rimanga software libero per tutti i suoi utenti. Noi, la Free Software Foundation, usiamo la GNU General Public License per la maggior parte del nostro software; si applica anche a qualsiasi altro lavoro pubblicato in questo modo dai suoi autori. È possibile applicare per i propri programmi, anche.

Quando si parla di software libero, ci si riferisce alla libertà, non al prezzo…..

http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html

 

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La Free Software Foundation parla di “per assicurarsi che rimanga software libero per tutti i suoi utenti”  ma bisogna distinguere tra l’utente che utilizza il software e l’utente che invece programma e modifica tale software. Questo perché alla maggior parte degli utenti non interessa minimamente il mettere mano al codice per apportare modifiche, o distribuirlo, rielaborarlo, eccetera, quindi per loro software libero o proprietario non fa nessuna differenza, quello che gli importa è proprio il prezzo

Quando si parla di software libero, ci si riferisce alla libertà, non al prezzo.

http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html

il software dal punto di vista di un programmatore (Stallman): “Quando si parla di software libero, ci si riferisce alla libertà, non al prezzo…..” diventa quindi, visto da un utente: “Quando si parla di software libero, ci si riferisce al prezzo, non alla libertà…..

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tutti le regole dunque redatte nella GNU General Public License dopo la frase “Quando si parla di software libero, ci si riferisce alla libertà, non al prezzo” sono da intendersi del tutto fuori luogo e riferite ad un falso problema. La GNU General Public License si può quindi benissimo accartocciare e buttare nel cestino

 

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