l’imbroglio delle ONLUS (da wikipedia): il software proprietario si avvale delle suddette regole al fine di sfruttare economicamente i programmi, mentre il software libero perseguirebbe “finalità diverse”: è una menzogna perché anche il software libero persegue il fine di sfruttare economicamente i programmi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario
Sia il software proprietario che il software libero si avvalgono delle regole poste a tutela del diritto d’autore anche se gli obiettivi sono radicalmente diversi. Infatti il software proprietario si avvale delle suddette regole al fine di sfruttare economicamente i programmi per elaboratore e per definirlo come proprietario; Il Software libero invece persegue finalità diverse, infatti il ricorso al diritto d’autore viene effettuato allo scopo di rendere effettivamente libero il programma, in alcuni casi anche al fine di evitare che terze parti possano deprivare gli utenti delle libertà concesse dall’autore originario del software. In entrambe le categorie definite, la distribuzione e la circolazione del software avviene per mezzo delle licenze d’uso.
Quello che cambia tra software proprietario e software libero non è il fine (lo sfruttamento economico) ma la modalità con cui ciò avviene: nel primo caso la vendita diretta, nel secondo attraverso l’elemosina e l’accattonaggio
windows, tipico software proprietario, trae profitto dalla vendita diretta del prodotto
linux invece, tipico software libero, trae profitto dall’elemosina e dall’accattonaggio, chiedendo donazioni a destra e sinistra
Così a meno che non vogliate fare precise distinzioni, come le fa questo articolo, noi suggeriamo sia meglio evitare di utilizzare l’espressione “vendere software” e scegliere invece qualche altra espressione. Per esempio, potreste dire “distribuire software libero dietro compenso”, che non è ambiguo.