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27 marzo 2011 16:02 Anonymous ha detto…

Gli enti no profit sono regolamentati da apposite leggi dello stato e non sono una anomalia italiana, tutti gli enti no profit nei vari stati hanno agevolazioni fiscali e quant’altro. La differenza tra un ente no profit e quindi senza fine di lucro ed un ente lucrativo è proprio nei fini. Un’azienda trattiene il massimo per sè e distribuisce il meno possibile la ricchezza prodotta, è quindi un ente lucrativo. L’ente no profit funziona come un’azienda all’incontrario, trattiene il meno possibile per sè e distribuisce la maggior parte della ricchezza prodotta verso l’esterno sotto forma di aiuti economici, progetti, servizi. Perchè un ente no profit possa svolgere i propri servizi di utilità sociale ha necessità di avere dipendenti che portino avanti i progetti in modo continuativo, l’importante che il personale assunto serva effettivamente a produrre per le finalità dell’ente. Il motivo per il quale anche un ente no profit possa regolamentare con assunzioni il personale che lavora in pianta stabile è proprio per evitare che attraverso il volontariato si sfrutti in modo illegale la forza lavoro. Inoltre apposite limitazioni provvedono a regolamentare il giusto equilibrio tra forza lavoro e numero di iscritti/volontari. Molti enti pubblici preferiscono in certi casi affidare servizi essenziali a enti no profit proprio perchè rappresentano il giusto equilibrio tra costi e servizi offerti, un ente no profit quindi non solo mira al beneficio sociale ma permette in certi casi di offrire servizi utili per la collettività con molte meno possibilità di speculazione. E’ chiaro che ci possa essere sempre la mela marcia che voglia nascondere dietro al non profit un’attività speculativa ma è altrettanto vero che le normative attuali le quali sono ormai ben fatte e con adeguati vincoli lasciano spazio nullo a fraintendimenti, specialmente in caso di controlli. Credo quindi che sparare nel mucchio colpendo ed accusando in modo generale enti e associazioni sia una cosa altrettanto grave quanto speculare attraverso di essi, avvilendo inoltre chi da veramente l’anima per il bene altrui e chi regolarmente assunto lavora a fini di utilità sociale e non a fini capitalistici. Il modo migliore quindi per separare le mele buone da quelle marce è quello di sporgere regolare denuncia nel caso un ente no profit possa nascondere attività non consone al proprio operato. Le normative sugli enti no profit sono inoltre ben fatte e potete trovare in rete tutta la documentazione necessaria al fine di poter effetuare valutazioni più obiettive e puntuali.

http://www.gradiniemappe.com/2010/11/onlus-associazione-falsa-finalita_5.html

Gli enti no profit sono regolamentati da apposite leggi dello stato e non sono una anomalia italiana, tutti gli enti no profit nei vari stati hanno agevolazioni fiscali e quant’altro.

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Perchè un ente no profit possa svolgere i propri servizi di utilità sociale ha necessità di avere dipendenti che portino avanti i progetti in modo continuativo, l’importante che il personale assunto serva effettivamente a produrre per le finalità dell’ente

Non è affatto vero, un ente noprofit può benissimo funzionare senza avere dipendenti. E’ solo una scusa che riflette le vere finalità di chi gestisce questi enti, mirate al guadagno e non all’aiuto del prossimo

Credo quindi che sparare nel mucchio colpendo ed accusando in modo generale enti e associazioni sia una cosa altrettanto grave quanto speculare attraverso di essi, avvilendo inoltre chi da veramente l’anima per il bene altrui e chi regolarmente assunto lavora a fini di utilità sociale e non a fini capitalistici.

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Anonymous ha detto…

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